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Titolo Originale ·
» Titolo tradotto: La fisica di Star Trek » Autore: Lawrence M. Krauss » Prefazione: Steven Hawking » Genere/i: saggio di divulgazione scientifica » Pubblicazione: settembre 1996 » Riedizione rivista: 2006 » Casa/e editrice/i: , Longanesi & C., collana La lente di Galileo - TEA, collana Saggistica TEA. » Traduzione: Libero Sosio » Pagine: 213 » ISBN: 8830413909
Sintesi ·
L a fisica di Star Trek è un saggio del 1995 scritto dal fisico statunitense Lawrence M. Krauss. In questo libro di divulgazione scientifica l'autore analizza con dovizia di particolari e spiegazioni tecniche l'ipotetica tecnologia dell'universo fantascientifico delle serie televisive e dei film di Star Trek e, basandosi sulle più moderne teorie nel campo della fisica, cerca di scoprire quali delle tecnologie della Flotta Stellare sarebbero potenzialmente realizzabili o comunque ipotizzabili e quali invece sono solo frutto della fantasia degli sceneggiatori delle serie televisive. L'autore, utilizzando tutta la documentazione ufficiale disponibile su Star Trek, analizza con dovizia di particolari tutte le tecnologie fondamentali di una nave stellare e ne sviscera il funzionamento con un linguaggio semplice e lineare. Nel libro si passa dalla descrizione del teletrasporto alla discussione di quale legge fisica possa permettere il funzionamento dei motori a curvatura (warp). Il libro si sofferma anche sugli errori commessi dalla produzione durante la realizzazione dei telefilm e spesso l'autore spiega i principi fisici che permettono o vietano il manifestarsi di un particolare fenomeno. In molti casi i creatori di Star Trek anticiparono principi fisici e tecnologie, coniando anche una terminologia appropriata. Fonte: Wikipedia
Riedizione ·
L 'universo di Star Trek a confronto con quello reale: che cosa c'è di scientificamente possibile (e cosa, invece, di assurdo) nelle avventure di una delle saghe fantascientifiche più amate di sempre? In che misura la fantascienza può prefigurare la scienza del futuro? Appassionato di Star Trek, al pari di molti altri fisici famosi, Lawrence Krauss ha deciso di «seguire» la mitica astronave Enterprise, in missione permanente nella Galassia, per esplorare gli affascinanti misteri dell'universo, spiegando la fisica di oggi e tentando di prevedere la fisica di domani. La presente edizione è stata completamente rivista e aggiornata dall'autore: «Negli anni passati da allora non è solo continuata l'epopea di Star Trek, ma anche il mondo della scienza ha fatto grandi passi avanti, e io mi azzarderei a dire che la scienza abbia progredito più di Star Trek. Nel tentativo di aggiornare la scienza in questa nuova edizione del libro, ho deciso di rivederne l'intero contenuto, aggiungendo nuove informazioni dov'era necessario ed eliminando argomentazioni di cui la natura ha nel frattempo dimostrato l'erroneità.»Lawrence M. Krauss Fonte: Illibraio.it
Una recensione ·
di Roberto VanzettoE' davvero piacevole e molto interessante il libro di Lawrence M. Krauss La fisica di Star Trek, pubblicato dalla casa editrice Longanesi & C. (traduzione di Libero Sosio) in una nuova collana che si propone di far qualcosa "contro l'analfabetismo matematico e scientifico in italia". L'idea di prendere spunto dagli episodi di Star Trek - soprattutto la serie originale e quella intitolata The Next Generation - per avvicinare un vasto pubblico di non specialisti alle moderne frontiere della scienza, è notevole, e Krauss riesce a raccontare le più grandi scoperte del pensiero scientifico da Galileo ad oggi (spingendosi ovviamente anche un po' più in là) con uno stile chiaro e avvincente, approfondendo con precisione anche i punti più complessi. Gli eroi di Star Trek, come il capitano Kirk e il signor Spok, o il comandante Picard e l'androide Data, ci accompagnano nella varie stanze dell'astronave Enterprise, per capire come, quando e se, diverranno possibili le meravigliose invenzioni che già sono disponibili a bordo, dal motore a curvatura al teletrasporto, dal ponte ologrammi ai replicatori di cibo. Apre il libro la prefazione di Stephen Hawking, che ha recitato personalmente nell'episodio Il ritorno dei Borg di The Next Generation, interpretando se stesso che assieme ad Einstein e Newton gioca a poker con il comandante Data (ovviamente nel ponte ologrammi!) "Finalmente avevo una possibilità di mettere alle strette i due grandi scienziati della gravità", dice Hawking, "e in particolare Einstein, che non credeva nella probabilità e che negava che Dio giochi a dadi." Secondo Hawking "la fantascienza come Star Trek non è solo un buon divertimento, ma assolve anche uno scopo serio, che è quello di espandere l'immaginazione umana." E ad espandere l'immaginazione umana ci riesce benissimo con questo libro Lawrence M. Krauss, professore di Fisica e Astronomia alla Case Western Reserve University di Cleveland, che passa in rassegna temi affascinanti come la relatività ristretta e la relatività generale, lo spazio curvo e i tunnel spaziali, i viaggi nel tempo e i buchi neri, la meccanica quantistica e l'olografia; il tutto senza mai usare formule fisiche o matematiche - evidentemente per non spaventare i lettori più sensibili - ma non rinunciando mai alla correttezza e alla precisione, aiutandosi, per i concetti più difficili da esprimere a parole, con una serie di disegni appropriati e intuitivi. A dire il vero, per una collana che si propone di intervenire anche contro l'analfabetismo matematico in Italia, qualche formuletta ci poteva anche stare... ma forse è meglio così, visto che Krauss con parole, disegni ed esempi, riesce lo stesso a dissipare la matassa, e in questo si rivela davvero un abile divulgatore. Leggendo il libro, oltre ad apprezzare ancor di più le geniali trovate dei creatori di Star Trek, ci si immerge nella fisica di oggi e in quella di domani. Si viene a scoprire, ad esempio, che seppur con mille difficoltà (che Krauss analizza una per una) il motore a curvatura che permette di superare globalmente la velocità della luce un giorno potrebbe anche esserci; che i viaggi a ritroso nel tempo non sono poi così impossibili come sembrerebbe a prima vista; che invece il teletrasporto (nato perché il creatore di Star Trek Gene Roddenberry non sapeva come fare a far atterrare un'astronave così grande nei pianeti da visitare ogni settimana) oltre ad essere completamente impossibile anche in linea di principio a causa dell'indeterminazione di Heisenberg, porrebbe addirittura problemi filosofici legati al concetto di anima; che gli ologrammi sono immagini incorporee che non possono essere solide; che "ogni atomo presente nel nostro corpo fu creato miliardi di anni fa, nella fornace fiammeggiante di qualche stella morta da molto tempo" e tante altre cose ancora. Passando da un concetto all'altro Krauss intreccia gli episodi di Star Trek con le attuali conoscenze fisiche del mondo. Purtroppo i viaggi interstellari - e questa è la cattiva notizia - non saranno probabilmente realizzati neanche nel prossimo millennio, ma "possiamo ascoltare" con i grandi radiotelescopi in costruzione, alla ricerca di messaggi provenienti da altri pianeti. E la buona notizia, di conseguenza, è che non dobbiamo preoccuparci troppo di essere invasi da Klingon o Cardassiani. Un capitolo viene dedicato a fare il punto sulla ricerca di vita intelligente extraterrestre e vengono spiegati i concetti di base della cosmologia e della teoria del Big Bang. Krauss prosegue poi analizzando le attuali sfide della fisica: come la comprensione della natura della materia oscura, dell'asimmetria iniziale fra materia e antimateria o del numero esatto di dimensioni che aveva il nostro universo appena nato (visto che le teorie delle superstringhe cosmiche indicherebbero addirittura 26 dimensioni di cui solo quattro non arrotolate su se stesse!) Il libro contiene anche un utile indice analitico, che può servire per riferimenti futuri. Insomma non manca davvero nulla e tutto è spiegato in modo molto chiaro, in modo che chiunque possa conoscere e apprezzare le frontiere della scienza. Dice infatti l'autore: "Le nostre esplorazioni dell'universo rappresentano alcune delle scoperte più notevoli dell'intelletto umano, ed è un peccato che non siano condivise da un pubblico così grande come quello che gode delle ispirazioni della grande letteratura, della pittura o della musica." Krauss conclude il saggio con un paragrafo dedicato agli errori di fisica che lui ed altri appassionati di Star Trek, analizzando gli episodi uno per uno, si sono divertiti a trovare. Ed anche questa indagine è una sorta di allenamento critico per la mente, e insegna qualcosa sulle leggi della natura che ci circonda. Gli autori di Star Trek, infatti, hanno anche fatto uso di ricercatori e di scienziati per ambientare correttamente le loro storie, quindi cercare gli errori di fisica (non di quella inventata ovviamente, ma di quella nota) non è poi così semplice. Vorrei concludere, infine, con un commento sulla serie di Star Trek che ha ispirato questo libro. Essa ha un merito che va riconosciuto: ha finalmente proposto una fantascienza ricca di stimoli, di scienza, di tecnologia e di idee nuove e originali, senza spacciare le solite sciocche vecchie credenze e superstizioni, o cedere alle facili trame stracolme di morte violenta che tanto fanno risparmiare in utilizzo di materia grigia agli sceneggiatori, portando invece la fantasia... ad arrivare là, dove nessuno è mai giunto prima. Fonte: cicap.org |
Edited by voodoogirl89 - 11/2/2013, 20:02
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